venerdì 4 dicembre 2009

Montecarlonews

Il Comitato Etico San Francesco di Sales, di Free Press Association, Avril de Saint Genis Saintonge Accademia Florimontana.Convegno sul Principe Aprilis de Chalon Auxerre,l'antenato della Principessa Yasmin von Hohenstaufen che divenne San Francesco di Sales, protettore dei giornalisti . Alla fine del Convegno si e' discusso sulla liberta' di comunicazione ed etica.La Principessa Yasmin von Hohenstaufen ,rivendicando l'Ecologia della Comunicazione,ha manifestato la Piu' viva solidarieta' ai familiari dei giornalisti , dei giudici e forze dell'ordine che hnno persolavita , per esprimere nel mestiere di Verita' l'ecoepistemologia stessa della Cultura della Legalita'". La Principessa Giornalista Yasmin von Hohenstaufen ha ricordato:Nel Simposio e nelle Leggi, poeti e legislatori sono messi sullo stesso piano, in quanto educatori della cittadinanza, con i loro discorsi.Anzi la Legge e' sovraordinata alla Poesia , in quanto ne costituisce norma di riferimento, quasi la pietra di paragone, il Basanos o Controveleno(Alexfarmakon) ma, nel caso della libertà di espressione e di pensiero, ogni mortificazione al "CyberGenius Loci Veritatis " che aleggia come Spirito Paraclito nei Media ,ma anche nei Blogg, e' un attentato contro la liberta' di Stampa e degli stessi diritti umani ,Totem vivente di ogni Democrazia."

Centro Int. Fratellanza Tra i Popoli

Principato di Seborga torna ai legittimi Proprietari :la Dinastia Aprile von Hohenstaufen Puoti Lascaris Ventimiglia Macedonio von Saxen Coburgo Gotha


SAIR La Sovrana di Seborga Serenissima Principessa Yasmin Imperatrice del Sacro Romano Impero e del Regno di Gerusalemme nomina Reggente di Seborga il Cugino SAIR Principe conte Alduino Ventimiglia.



Sanremonews
Principato di Seborga: approfondita analisi di una lettrice


Cristina von Rock interviene in merito alla querelle scattata dopo poche ore la scomparsa di Giorgio Carbone (Giorgio I) sull'appartenenza del cosidetto Principato di Seborga.

"Sono stata incaricata da un Gruppo tedesco di fare un servizio su Seborga. I dati della vicenda non sono definiti ed il servizio sarà pronto solo a fatti compiuti. Ritengo doveroso, tuttavia, esporre le mie opinioni sul caso, sul suo sito, che è molto seguito per la vicenda di Seborga.

La Fondazione Re Desiderio, che comprende le Fondazioni di tutte le linee di discendenza di Re Desiderio, tra cui quella di Primogenitura dei Principi Puoti, discendenti di Re Poto, figlio di Adelchi, di Bernardo figlio cadetto di Re Desiderio, da cui gli Anscarici e gli Ottoni, Berengario e Re di Baviera e Sassonia, la Fondazione Avril de Burey Anjou de Saint Genis Anjou Plantagenet Hohenstaufen, la Fondazione Guido Ventimiglia, hanno notificato al Consiglio d'Europa, Al Tribunale di Strasburgo e al Tribunale di Lussemburgo, il reintegro possesso di Seborga, bene monastico dinastico reliquiario della legittima proprietaria SAIR Principessa Yasmin, vera Sovrana di Seborga, con diffida ai fasulli Ordini equestri e al Corpo diplomatico locale dall'effettuare qualsiasi iniziativa, che non venga sottoposta al vaglio della legittima Sovrana.

Il Corpus Saecularium Principum ha azzerato tutte le cariche pregresse, la Costituzione di Seborga e le iniziative in deroga alla stessa effettuate da Giorgio I. La nomina al Reggente Avv Alberto Romano, eletto da Giorgio I, in deroga alla Costituzione di Seborga, secondo il corpo diplomativo ed il governo seborghino sarebbe in contrasto con la costituzione di Seborga. Ma sia reggenti provvisori che il Corpo diplomatico sono disconosciuti dalla Legittima proprietaria di Seborga che li invita a un dialogo chiarificatorio, diversamente agirà per vie legali, per inficiare tutte le loro iniziative, con richiesta di risarcimento danni di 10 miliardi di euro.

La Cancelleria della Serenissima Sovrana di Seborga SAIR Principessa Yasmin Aprile von Hohenstaufen Puoti und Veruli Saxe Coburgo Gotha Ventimiglia Lascaris, ha dichiarato che le pretese di elezioni popolari del futuro Principe di Seborga, sono una sua concessione, non un diritto di Seborga. Seborga è proprietà privata e tale sarà per sempre: un Bene Monastico familiare imprescrittibile, imperativo, irrinunciabile, non usocapionabile, ed i Cavalieri Principi erano fidecommissi non proprietari. Nulle le pretese dei Savoia che non riuscirono mai ad acquistare Seborga, nè ad espropriarla. Nullo fu il Patrocinio del Vaticano, invano invocato dai Savoia, per annettere Seborga al Regno. Nemmeno i Papi potevano alienare un bene monastico della legittima discendenza di Re Desiderio, pronipote di Costantino il Grande (come ribadisce il volume Dei regni d'Italia Epitome di Tesauro-1600), di cui era diretto discendente Adelchi, figlio di re Desiderio che a Costantinopoli fu pretendente al trono con il rango di Patrizio, carica equivalente a quella di Imperatore, come spiegano le disposizioni di Costantino. Inoltre il rango di Imperatore del Sublime Seggio e la Clamida, sono stati ereditati dalla principessa Yasmin in via di primogenitura. Nel 1500, la scoperta della falsa Donazione di Costantino, ostacolò l'acquisizione del Borgo da parte della Chiesa.

Seborga e pertinenze furono donate dal conte Guido Ventimiglia ai monaci di Lèrins, A CONDIZIONI CHE FURONO DISATTESE. La revoca ai monaci fu effettuata da Jolanda Ventimiglia Lascaris , DIRETTA EREDE DI GUIDO ,antenata della principessa Yasmin.Infatti il Conte di Ventimiglia, cugino della Principessa ha chiesto alla Principessa Yasmin di ratificare la sua pretesa, in quanto la principessa Yasmin è legittima discendente di Guido Ventimiglia e discendente del ramo di primogenitura di Re Desiderio. Non è un terreno qualsiasi Seborga, ma Scrigno di reliquie e Bene monastico dinastico legato alla mistica della dinastia. Le reliquie sono state ereditate dalla Principessa Yasmin e lei sperava di riportarle al Balneum Regium. Se Seborga non è stata trascritta ed era vacante, non è perchè i Ventimiglia fossero distratti, ma perchè consapevoli che nulla potevano, senza l'avallo di chi aveva diritto di prelazione per la primogenitura, e della discendenza da Guido Ventimiglia da parte del Casato Aprile von Hohenstaufen Puoti, in cui si è estinta la dinastia di Guido.

Ma anche se volessero oggi revocare LA DONAZIONE, LO POSSANO SOLO SE VI RINUNCIA la Dinastia Puoti di primogenitura di Re Adelchi, poichè anche se Jolanda non si fosse estinta nella linea di Federico II ed Isabella d'Inghilterra, secondo la consuetudine araldica, il bene ritornava in caso di estinzione, al ramo principale, ossia i Puoti, non ai rami cadetti dei Ventimiglia. E' questo il motivo, secondo la Fondazione Re Desiderio, per cui i Ventimiglia nulla possono se non vi rinunciano tutti i pretendenti della linea di maiorascato di re Desiderio. Ma, come afferma il Prof Pignatelli, che è persona di grande prestigio, il problema non sussiste, perchè vi è affetto e stima nei confronti del Conte Principe Alduino di Ventimiglia. LA DISCENDENZA DELLA PRINCIPESSA YASMIN DA ISABELLA D'INGHILTERRA, d'ANJOU PLANTAGENET, TERZA MOGLIE DI FEDERICO II, rompe ogni indugio.

Non crediamo poi che la principessa Yasmin, interferirebbe più di tanto nella gestione del Principato, Ella rivendica solo il Rango di Sovrana del Sacro Regno di Seborga. Certamente sceglierebbe un Ventimiglia per un rango di prestigio, atto moralmente doveroso. La materia è molto complicata. Solo giuristi di alto livello possono imbroccarne la cifra. Magistrati del Consiglio di Stato confermano le tesi della Fondazione Re Desiderio. Se ci si perde nella guerra tra pretendenti, la guerra è persa in partenza. E' trascorsa una vita e nemmeno Giorgio I, aveva capito perchè nessuno gli rispondeva. Non occorrono sentenze, secondo i legali della Principessa, ma la notifica di reintegro proprietà. Nessuno contesterà più nulla, perchè nessuno può subentrare nel bene monastico dinastico reliquiario familiare extraterritoriale di fatto. Questo lo hanno capito tutti. Solo a Seborga, pochi orfani di Giorgio I, non lo vogliono capire! Perciò il progetto autonomia, che sarebbe vicinissimo, è perduto se non si arriva ad un accordo.

La Dinastia Aprile von Hohenstaufen Puoti Ventimiglia Lascaris non avrebbe interesse a ratificare l'Autonomia se venisse esclusa dalla Verità Storica, per favorire gente che nella nebbia non si rende conto della perla da raccogliere. Il Treno della fortuna passa solo una volta. E credo che 'Après Giorgio I, tollerato come una farsa che pura ha avuto i suoi meriti indiscutibili... le deluge'....

Qualsiasi Re che comprende l'araldica, non farebbe mai una gaffe, contestando le legittime pretese della Principessa Yasmin. Come stanno le cose, chiunque non abbia le carte in regola, si troverà contestato dalla fondazione Re Desiderio che bloccherà il progetto. Scegliere un falso Re, significa rischiare un 'principato da operetta' che non avrebbe credibilità a livello internazionale e fatto perseguibile legalmente. Sarebbe sempre oggetto di risolini e di tolleranza. Nella migliore delle ipotesi, Seborga resterebbe prigioniera dell'Italia e del 'vorrei, ma non posso'. Mi piacerebbe fare un articolo dove si delineano soluzione mature, non conflitti. Un annuncio strabiliante sarebbe proprio la ratifica dell'autonomia, come sfida della Principessa Yasmin. Nessuno oserebbe contrastare l'autonomia di Seborga, che potrebbe avvenire, hic et nunc, una realtà di fatto. Ho capito da studiosi della fondazione che la Sovrana e principessa lascerebbe autonomo il borgo di scegliere i suoi rappresentanti esecutivi e corpo diplomatico. Meglio di così!

Confesso che ero partita inviperita, contro la Principessa Yasmin che ostacolava i sogni dei seborghini, ma anche i sogni debbono avere crisma di legalità. Conoscendo il mondo della Principessa Yasmin ho scoperto solo stile, fascino, carisma, cultura ad altissimo livello in questa dinastia. Al confronto del Casato della Principessa Yasmin, sbiadiscono tutti i regnanti, per l'impegno culturale e morale! Credo che sia questo il vero carisma che è come l'araba fenice! Se questa donna, che ha quattro lauree e master, un curriculum eccezionale ratificato da 30 giudici in sentenze di Tribunali e Cassazione dove viene definita 'Capo di stato nelle multinazionali Top nel mondo' progetta una Follia, ossia Seborga Sacro Regno Autonomo, credo che tutti faranno l'elogio della sua Follia".


Redazione


Martedì 01 Dicembre 2009 ore 13:18

giovedì 19 novembre 2009

Arte per la Paideia

Con gli Auspici della dssa Kathrin von Hohenstaufen, Medico Chirurgo, Ematologo



Teatro Rebis
è lieto di invitarLa

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20 NOVEMBRE



Da Venerdì a Domenico: il viaggio di Robinson Crusoe



Ancona (An), Teatro Sperimentale - h. 09.30

Giornata mondiale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza

Comune di Ancona



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Saremo lieti di averLa con noi


Per qualsiasi informazione o chiarimento

CONTATTI

TEATRO REBIS
B.go Peranzoni, 113 - Macerata (MC)

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rebis.info@email.it
Organizz.ne Silvia Castellani
silviamacerata@hotmail.it
skype silviacastella

ni77
P Per favore considera l’ambiente. Devi davvero stampare questa mail?

mercoledì 11 novembre 2009

Dinastie Alleate e più volte connesse agli Aprile von Hohenstaufen Puoti

Dynastia Duchi di Grottolella Macedonio :è vitale nel ramo calabrese di Francesco Saverio Macedonio
da cui il giureconsulto Cavaliere di Malta Vincenzo Macedonio sposato alla contessa Teresa Manferoce da cui Raffaele sposato a Matilde Lupis Crisafi
Dinastia di Raffaele Macedonio e Matilde Lupis Crisafi:Dinastia Macedonio Lupis Crisafi, vitale nella dinastia di Roberto Macedonio e Vincenzo Macedonio.
Duchi di Grottolella, da cui Eugenio Macedonio, da cui Tommaso Macedonio , da cui Roberto Macedonio sposato alla principessa Giovanna Aprile von Hohenstaufen Puoti .Grottolella (AV)

Una torre circolare del Castello dei duchi Macedonio



Genealogia de Macedonio

Note
^ vedi: Berardo Candida Gonzaga, Memorie delle famiglie nobili delle provincie meridionali d'Italia, Napoli, 1875, Vol. terzo, ad vocem, fam. Macedonio, pag.127

^ Il riferimento era allo stemma del Leone, portato da Filippo il Macedone e dal figlio Alessandro Magno

^ L'ultimo barone di Senerchia fu Nicola Macedonio, marchese di Ruggiano (Cfr. in rete)

^ Diploma del re Filippo III di Spagna.

^ L'"Acquaro" a Napoli, era una zona allagata (“lagno o fusaro”), alimentata dal fiume Sebeto, nella quale si svolgeva la macerazione della canapa. Tale zona era situata tra il cortile del Salvatore (in via Mezzocannone) e la chiesa di San Pietro Martire, oggi sede universitaria. Il fusaro dava il nome alla chiesa di San Pietro a Fusariello, abbattuta durante il risanamento della zona voluto dal re Carlo I d'Angiò che vi fece costruire la sede dell'Università. La lavorazione dei tessuti venne spostata alla foce del fiume Rubeolo, dopo il ponte della Maddalena e dunque ben lontano dal centro cittadino.

^ vedi: Berardo Candida Gonzaga, Memorie delle famiglie nobili delle provincie meridionali d'Italia, Napoli, 1875, Vol. terzo, ad vocem, fam. Macedonio, pag.130

^ Cfr. Francesco Bonazzi di Sannicandro, Elenco dei Cavalieri del S.M. Ordine di S. Giovanni di Gerusalemme ricevuti nella Veneranda Lingua d'Italia, Napoli, 1897, anche in rete. Tra essi si ricordano Lancellotto Macedonio, creato cavaliere di Malta nel 1492; Francesco, creato cavaliere nel 1506; Alessandro il 16 giugno 1525, che prese parte alla difesa di Rodi nel 1522; Orazio il 6 aprile 1611 che servì il Re di Spagna come Capitano nella Guerra del Piemonte; Giovan Battista il 6 luglio 1618, che fu Capitano di Galera per il principe Ludovico Landgravio d'Assia e venne sepolto nella Cattedrale di San Giovanni alla Valletta, Malta, dove ancora oggi si può ammirare la sua monumentale lapide funeraria (vedi: Index of Grandmasters & Knights Buried at St. John's Co-Cathedral); Vespasiano seniore il il 18 dicembre 1729, che fu Ministro Plenipotenziario per il Re di Napoli presso il Re del Portogallo; Vespasiano juniore il 14 maggio 1748; Ottaviano Macedonio il 21 aprile 1778, che venne investito della Commeda dell' Ordine di Nola e Marigliano e infine Luigi Macedonio, che fu Ministro delle Finanze del regno Borbonico.

^ Uno dei rami napoletani si estinse nella famiglia de Regina, conti di Macchia, per il matrimonio di Eleonora Macedonio di Grottolelle, figlia di Domenico e di Maria Francesca Berio dei conti di Salza, con il conte de Regina appunto. Il ramo dei Duchi Macedonio di Grottolella e' vitale nei prinCipi Macedonio Aprile von Hohenstaufen Puoti. In conseguenza di questo matrimonio, e a seguito della morte senza discendenza di don Francesco III Macedonio, 6° ed ultimo duca di Grottolelle del ramo napoletano, nato a Napoli il 4 sett. 1783, il titolo passa al Principe Roberto Macedonio, sposato alla Principessa Giovanna Aprile von Hohenstaufen Puoti e alla sua discendenza in linea di primogenitura;il ramo cadetto dei Duchi di Grottolella invece è quello del principe Vincenzo Macedonio sposato alla principessa Rposemarie Aprile von Hohenstaufen Puoti Veruli Saxe Coburgo Gotha


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La pronipote di Federico II principessa Kathrin von Hohenstaufen


Repubblica — 16 febbraio 2006 pagina 1 sezione: PALERMO

L' idea della sconfitta elettorale davvero non la spaventa: «Con otto secoli di impero alle spalle, Lei ha già vinto nascendo. Come pensate che possa preoccuparsi di queste piccolezze?». Lei è la principessa Kathrin von Hohenstaufen, discendente di Federico II di Svevia. E chi di Lei parla in siffatta maniera è la sua assistente per i rapporti con i mass media Sara Pignatelli. Succede che sua altezza abbia deciso di misurarsi con le elezioni politiche accogliendo le «pressanti e affettuose richieste» di Gianfranco Vestuto, segretario federale della Lega Sud Ausonia, nata in Campania ma ramificatasi da tempo pure in Sicilia. Venuta fuori la notizia che alla principessa Kathrin sarebbe piaciuto scendere in campo, subito si è fatto avanti un secondo pretendente: il fondatore del Movimento per l' autonomia Raffaele Lombardo. Lei ha già detto sì a Vestuto eppure, sostengono dall' Mpa, sua altezza non avrebbe ancora sciolto definitivamente la riserva, tanto che oggi dovrebbe incontrare il leader degli autonomisti siciliani a Roma per provare a raggiungere un accordo solenne nel nome di Federico II, s' intende. SEGUE A PAGINA VIII - MASSIMO LORELLO
----------------------------------------------------lista una principessa longobarda diretta discendente di Federico II e re Desideriocontesa alle elezioni.
Messaggero Veneto — 08 marzo 2006 pagina 10 sezione: REGIONE

UDINE. Un’imperatrice longobarda e mitteleuropea per il Friuli Vg: sua Altezza imperiale e reale principessa Kathrin von Hohenstaufen, pronipote di Re Desiderio, Stupor Mundi e Sissi di Baviera d'Asburgo, è al secondo posto per la Camera nelle liste di Ucle Consumatori. Pronipote di re longobardi - -, 25 anni, medico chirurgo, studiosa di oncoematologia, la von Hohenstaufen è presidente dell'Unione Consumatori Lavoratori Europei e dell'Ucert, Unione Centro Energie Rinnovabili Trasnazionale. Quanto al suo impegno in politica, il programma è in linea con le nobili origini: «Rivisitazione del palinsesto Cristiano e Illuminista dell'Europa del futuro per promuovere il dialogo interreligioso mantenendo salda la matrice irrinunciabile dei principi occidentali». E ancora: «Dichiarare lo stato di emergenza economico per ristabilire il potere d'acquisto dell'euro». La principessa mira a favorire «la diffusione delle energie alternative rinnovabili e la tutela dei consumatori», e punta a «fondare un Sigillo dell'eccellenza per la Ricerca Scientifica, marchio del Friuli quale Porta della Mitteleuropa».

martedì 10 novembre 2009

Sensazionale scoperta della principessa Yasmin von Hohenstaufen storico e genealogista. La Dinastia Kelly ovvero Keenly aveva forse origini regali

La dinastia Kelly, secondo le intuizioni araldiche della principessa Yasmin , era di origine celtica , ma traeva origine dal clan Keen, nella trasformazione fonica irlandese Kelly, che significa Fortis,ovvero nome interscambiale nell'accezione graalica con la dea della bellezzza (Kalòs in greco)ovvero Venus. Ed infatti il motto era "Dio per me e' la torre di Fortis ",ovvero Boaz, attributo del Signore.Dunque traeva origine da rami cadetti di Erminulfus padre di Re Desiderio,primogenito , discendente di Costantino e Gallia Placidia.Quindi dinastia di Re Fortis , ovvero Boaz, dinastia Davidica Graalica da cui discendeva Costantino e Erminulfus , che da Costanzo e Gallia Placidia Discendeva.Mentre Re Desiderio scendeva nella Langobardia , i fratelli minori di Re Desiderio, tra cui Patricius , davano origine al clan Keen , ovvero della Gens Potitia, da cui i Mc Kenney , Cain , E Canmore , o Keenly irlandesi, in Inghilterra Powis.Re Desiderio, ridotto all'esilio, dopo la vittoria di Carlo Magno fu imprigionato a Corbie .Della Dinastia Kelly ,ovvero Keenly , si conosce poco, essendo emigrata negli Usa .Ma se la famiglia di Grace ha avuto tale cognome dal medioevo , e' senza dubbio di origine longobarda italiana.Contrariamente a quanto si pensa la dinastia di Re Erminulfus , padre di re Desiderio, non era estinta, in quanto il primogenito Re Desiderio ebbe per Delfino Re Adelchi che si rifugio' a Costantinopoli con il figlio Re Poto, e fu capostipite degli imperatori Puoti o Des Pota di Castrum Poti o Komne detti Comneno Paleologo e poi Giovanni Poto Paleologo o Poto Jeronte o seniore, da cui i Principi Puoti diretti discendenti di Tommaso Paleologo.La figlia di Re Adelchi, sorella di Re Poto fu Ageltrude Regina ed imperatrice d'Italia, sposa del cugino duca di Spoleto.Oltre a Ansperga sposa a re Radelchi di Salerno, e a Liutpranda sposa del Duca di Baviera, altri figli ancora infanti seguirono Re Desiderio e la moglie Regina Ansa, a Corbie in Francia. Secondo lo storico Tesauro autore del Volume dei Regni d'Italia sotto i Barbari (1600)La dinastia di Berengario ,degli Arduinici, degli Ottoni , degli imperatori di Franconia ,dai rami cadetti di Re Desiderio discendevano.Perso il trono d'Italia Re Adelchi che aveva il rango di Flavius Patricus Teodorus Adelgisus era Patricius Romanorum , rango degli imperatori discendenti di Costantino, da non confondere con il rango di Patrizio dei Savoia, in quanto quello dei puoti era Rango di imperatore , in quanto apparteneneti al Sublime Seggio , della dinastia di Costantino.(Heraldrynews)