lunedì 24 agosto 2009

Dino ovvero l'isola di Avalon di Princess Yasmin


RADIO ONE NEWSLe ultime notizie da RADIO ONE SCALEAHome
RUBRICHE
ago

24PRAIA A MARE. I PROPRIETARI DELL’ISOLA DINO SCRIVONO AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI PAOLA.
Senza categoria Add comments Con un telegramma inviato al Procuratore Capo della Repubblica di Paola e al sindaco di Praia a Mare, i Principi Aprile Von Hohenstaufen Puoti Castello Hohenstaufen di Curlandia che si ritengono legittimi proprietari dell’Isola Dino, per la quale hanno nominato fidecommisso una fondazione ecologica inglese Green Princes Prust a tutela dei loro interessi, hanno diffidato chiunque dal persistere nel violare i diritti della legittima proprietà con messa in mora. L’azione dei principi Von Hohenstaufen, è scaturita dopo aver appreso che negli anni 60, il comune di Praia a Mare, avrebbe stipulato una concessione per 99 anni dell’Isola di Dino, ad una Srl di imprenditori calabresi. I Principi Aprile Von Hohenstaufen, revocano ed annullano tale concessione tempestivamente in qualità di legittimi proprietari dell’Isola di Dino e relative pertinenze, essendo bene monastico dinastico, irrinunciabile su cui non sussiste usucapione. Che si tratti di proprietà dei principi Hohenstaufen, lo dimostrerebbe il ritrovamento ufficiale di otto pergamene disponibili presso l’archivio di Stato di Napoli, che furono oggetto di ampi studi e dibattiti pubblici. Ma c’è di più. L’Isola Dino di Praia a Mare potrebbe addirittura cambiare nome. A chiamarla “Isola di Avalon” potrebbe essere la fondazione ecologica inglese alla quale l’isola sarebbe stata affidata dalla principessa Yasmin von Hohenstaufen, che è stata nominata anche Presidente Onorario e che da tempo ne vanta la proprietà che oggi risulta alla società Isola di Dino S.r.l. del sig. Palumbo. La notizia segnalata dalla Pro Loco della cittadina tirrenica, ha indubbiamente incuriosito i cittadini praiesi anche perché in seguito alla conoscenza che qualcuno abbia tentato con il comune di Praia a Mare di ottenere finanziamenti Ue per la costruzione di hotel sull’isola, la fondazione inglese è intervenuta replicando che “ciò li lascia indifferenti ed è a loro rischio”, in quanto la legittima proprietaria, la principessa Yasmin, anni fa notificò il possesso dell’isola al Comune e agli occupanti con diffida ad occupare un patrimonio dinastico inalienabile. Pertanto – ha fatto sapere al comune la principessa Yasmin - sul territorio religioso e demanio pubblico, non sussiste l’uso capione. Forse fu proprio per tale motivo che negli anni scorsi, l’Avvocato Agnelli interessato all’acquisto, non rischiò di trascrivere il possesso dell’isola. La donazione della Principessa Yasmin sembra essere stata possibile in quanto la stessa risulterebbe in possesso di ben otto pergamene che regolamentano la donazione di Federico II che prevedeva in perpetuum la presenza dell’Ordine cistercense.

No Responses to “PRAIA A MARE. PROPRIETARI DELL’ISOLA DINO SCRIVONO AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI PAOLA.”
prof De Sanctis Says: Your comment is awaiting moderation.

agosto 25th, 2009 at 07:33
Infatti, ho letto che L’Avvocato Gianni Agnelli non riuscì a trascrivere il possesso dell’isola,dopo aver appreso che era bene monastico dinastico del trisavolo dei principi Aprile von Hohenstaufen ou Avril de Buren Anjou de Saint Genis che avevano affidato al ramo cadetto del Principe Pietro Buren di Curlandia la fidecommisso dell’isola e pertinenze, con la concessione del rango di duca dell’isola di Dino(ne fa fede persino l’Elogio di Pietro di Curlandia, Accademia Belle Arti la “Curlandina ” del Comune di Bologna che riporta il rango di Pietro Buren detto Biron quale conte di Wittemberg(Svevia, il rango di Duca era destinato al ramo del maiorascato)e la circostanza che viaggiasse in Italia con il passaporto che lo indicava come ramo cadetto di Conte di Svevia o Wittemberg e Duca di Dino.Noto mecenate,e prozio dei legittimi discendenti di Federico , figlio di Federico II ed Isabella d’Inghilterra, trasmise la fidecommisso al suocero della splendida figlia Dorothea di Curlandia, ossia il principe di Tallyerand , in quanto non aveva figli maschi.Il trisavolo dei Principi Hohenstaufen Buren Anjou Avril de Saint Genis von Kourland ,della Sicena anglo sveva fonte, principi curlandesi, concesse il rango di duca al Principe di Tallyerand(noto per l’aforisma”il potere logora solo chi non lo ha" , ripreso dal Presidente Andreotti), ratificando, attraverso il governo borbonico la stessa fidecommisso.