mercoledì 23 settembre 2009
Ecoscienziato Yasmin von Hohenstaufen :"Acqua sulla Luna?" "Megliosalvaguardare la fonte sacra del nostro pianeta che ha i giorni contati!"
La presidente Ucert Principessa Yasmin von Hohenstaufen ,avverte:"E'inutilecercare gocce di acqua sulla luna o altri pianeti del nostro sistema planetario.L'ultima sacra fonte e' quella del nostro pianeta ed e'ha i giorni contati!"
In relazione all'annuncio della Nasa,che sia possibile la presenza di acqua sulla luna,la presidente Ucert Prof Yasmin von Hohenstaufen ecoscienziato sostiene l'impossibilita' di presenza di formazioni acquifere per i seguenti motivi:l'acqua e'un protossido d'idrogeno,antico nome dato a quello di una serie di ossidi dello stesso elemento contenente la minima quantita'di ossigeno.Per la formazione di acqua sono quindi necessari una serie di ossidazioni che necessitano particolari ed ottimali condizioni ambientali, ma anche enzimi ossidanti,i quali hanno capacita' di determinare rapide ossidazioni e di attivare l'ossigeno dell'aria.Ilforte sbalzo di temperatura che avviene bruscamente dal passaggio dalla notte al giorno lunare e' dovuto alla mancanza di atmosfera , per cui qualsiasi movimento idrogeologico,non solo sarebbe impedito,ma se ci fosse ,le particelle acquifere sarebbero soggette continuamente a repentini ed elevatissimi cambiamenti di stato ,cioe' da aque fortemente solide a quelle di vapore.Le ricariche idrogeologiche sotterranee non esistono per mancanza di atmosfera e di conseguenti fenomeni meteorici.La caolinizzazione delle eventuali rocce feldspatiche lunari non puo'verificarsi per mancanza di acqua , poiche'la caolinizzazione e'determinata dall'azione di acque acide calde o fredde sui felspati e felspadoiti con formazione di caolino e perdita di alcali:ne consegue che sia l'argilla mineralogica che quella agraria non hanno possibilita' di formazione e le possibilita' sempre piu' enigmatiche ,quando si pensa che tra gli altri componenti dell'argilla agraria vi sono:dolomiti, ossidi di ferro,ossido di manganese sostanze organiche unificate , questi ultimi assenti nei campioni lunari. Certamente proseguire studi per inserire ulteriori prove di dati geosisimici e geogravimetrici,geolitrici-potenziometrici e'auspicabile.(UCERTNEWS- Washington)
Invia questo articolo(AGI) - New Delhi, 23 set. - C'e' acqua sulla luna: l'annuncio potrebbe arrivare domani dalla Nasa, che ha convocato una conferenza stampa per annunciare "un'importante scoperta". A parlare sara' Carle Pieters della Brown University, uno dei principali ricercatori della Nasa per la mappatura dei minerali della luna (M3). Secondo quanto anticipato dal Times of India, a rilevare per prima la presenza dell'acqua e' stata la sonda indiana Chandrayaan-1 che il 30 agosto aveva dovuto interrompere in anticipo la sua missione, iniziata nell'ottobre 2008. Chandrayaan-1 aveva tra gli obiettivi principali proprio quello di verificare la presenza di acqua sul principale satellite della terra. In un articolo in imminente uscita su Science, si spiega che una sonda della Nasa, il Lunar Reconnaissaince Orbiter, ha individuato la presenza di ghiaccio nei pressi del Polo sud lunare. Fin dagli anni '80 era stata rilevata la possibile presenza di acqua sulla luna, ma questa sarebbe la prima volta che se ne ha una conferma.
In relazione all'annuncio della Nasa,che sia possibile la presenza di acqua sulla luna,la presidente Ucert Prof Yasmin von Hohenstaufen ecoscienziato sostiene l'impossibilita' di presenza di formazioni acquifere per i seguenti motivi:l'acqua e'un protossido d'idrogeno,antico nome dato a quello di una serie di ossidi dello stesso elemento contenente la minima quantita'di ossigeno.Per la formazione di acqua sono quindi necessari una serie di ossidazioni che necessitano particolari ed ottimali condizioni ambientali, ma anche enzimi ossidanti,i quali hanno capacita' di determinare rapide ossidazioni e di attivare l'ossigeno dell'aria.Ilforte sbalzo di temperatura che avviene bruscamente dal passaggio dalla notte al giorno lunare e' dovuto alla mancanza di atmosfera , per cui qualsiasi movimento idrogeologico,non solo sarebbe impedito,ma se ci fosse ,le particelle acquifere sarebbero soggette continuamente a repentini ed elevatissimi cambiamenti di stato ,cioe' da aque fortemente solide a quelle di vapore.Le ricariche idrogeologiche sotterranee non esistono per mancanza di atmosfera e di conseguenti fenomeni meteorici.La caolinizzazione delle eventuali rocce feldspatiche lunari non puo'verificarsi per mancanza di acqua , poiche'la caolinizzazione e'determinata dall'azione di acque acide calde o fredde sui felspati e felspadoiti con formazione di caolino e perdita di alcali:ne consegue che sia l'argilla mineralogica che quella agraria non hanno possibilita' di formazione e le possibilita' sempre piu' enigmatiche ,quando si pensa che tra gli altri componenti dell'argilla agraria vi sono:dolomiti, ossidi di ferro,ossido di manganese sostanze organiche unificate , questi ultimi assenti nei campioni lunari. Certamente proseguire studi per inserire ulteriori prove di dati geosisimici e geogravimetrici,geolitrici-potenziometrici e'auspicabile.(UCERTNEWS- Washington)
Invia questo articolo(AGI) - New Delhi, 23 set. - C'e' acqua sulla luna: l'annuncio potrebbe arrivare domani dalla Nasa, che ha convocato una conferenza stampa per annunciare "un'importante scoperta". A parlare sara' Carle Pieters della Brown University, uno dei principali ricercatori della Nasa per la mappatura dei minerali della luna (M3). Secondo quanto anticipato dal Times of India, a rilevare per prima la presenza dell'acqua e' stata la sonda indiana Chandrayaan-1 che il 30 agosto aveva dovuto interrompere in anticipo la sua missione, iniziata nell'ottobre 2008. Chandrayaan-1 aveva tra gli obiettivi principali proprio quello di verificare la presenza di acqua sul principale satellite della terra. In un articolo in imminente uscita su Science, si spiega che una sonda della Nasa, il Lunar Reconnaissaince Orbiter, ha individuato la presenza di ghiaccio nei pressi del Polo sud lunare. Fin dagli anni '80 era stata rilevata la possibile presenza di acqua sulla luna, ma questa sarebbe la prima volta che se ne ha una conferma.
giovedì 3 settembre 2009
Teutonic Order Founder Haenricus Pot or Walpot,dynasty of King Didier and Hohenstaufenhouse
PUGLIA: PRINCIPESSA DI SVEVIA, Puella Apuliae , RIVUOLE CASTEL DEL MONTE, 'ITALIA NON LO SA CURARE'
Roma, 8 set 09
libero-news
Si sono mobilitate istituzioni pubbliche e private,per la bonifica del parco di Castel del Monte .
Certamente lodevole che abbiano ascoltato "il grido dell'aquila" della Principessa Yasmin,puella Apuliae!
Roma, 8 set 09
libero-news
Si sono mobilitate istituzioni pubbliche e private,per la bonifica del parco di Castel del Monte .
Certamente lodevole che abbiano ascoltato "il grido dell'aquila" della Principessa Yasmin,puella Apuliae!
Le tombeau
Philippe Pot fut inhumé dans l'abbaye de Cîteaux dans la chapelle Saint Jean-Baptiste, sous un magnifique tombeau. Ce mausolée, représente Philippe Pot en gisant de grandeur naturelle, porté sur les épaules de huit moines « pleureux » de pierre noire. Il a été saisi comme bien national le 4 mai 1791. Il devait être transporté dans l'église Saint-Bénigne de Dijon, transformée en musée, où il n'arriva jamais.
Après une éclipse de plus de quinze ans, Charles Richard de Vesvrotte le racheta le 9 septembre 1808 pour 53 francs à un entrepreneur. Il le fit installer dans le jardin de l'hôtel de Ruffey. Après la vente de l'hôtel en 1850 par Alphonse Richard, 2e comte de Vesvrotte, le tombeau fut déposé dans la crypte de l'hôtel d'Agrain, 18, rue Chabot-Charny à Dijon, puis dressé dans le parc du château de Vesvrotte.
En 1886 l'Etat revendique la propriété du tombeau devant le tribunal de première instance de Dijon le 10 février 1886. Mais la cour d'appel de Dijon le 9 août 1886, reconnaît la propriété du tombeau au comte Armand de Vesvrotte, et lève la saisie le 3 mars 1887. Acquis finalement en 1889, par l'intermédiaire de l'expert Charles Mannheim, il demeure aujourd'hui au Louvre. Le tombeau de Phiplippe Pot est exposé dans la chapelle du château de Chateauneuf-en-Auxois
Philippe Pot fut inhumé dans l'abbaye de Cîteaux dans la chapelle Saint Jean-Baptiste, sous un magnifique tombeau. Ce mausolée, représente Philippe Pot en gisant de grandeur naturelle, porté sur les épaules de huit moines « pleureux » de pierre noire. Il a été saisi comme bien national le 4 mai 1791. Il devait être transporté dans l'église Saint-Bénigne de Dijon, transformée en musée, où il n'arriva jamais.
Après une éclipse de plus de quinze ans, Charles Richard de Vesvrotte le racheta le 9 septembre 1808 pour 53 francs à un entrepreneur. Il le fit installer dans le jardin de l'hôtel de Ruffey. Après la vente de l'hôtel en 1850 par Alphonse Richard, 2e comte de Vesvrotte, le tombeau fut déposé dans la crypte de l'hôtel d'Agrain, 18, rue Chabot-Charny à Dijon, puis dressé dans le parc du château de Vesvrotte.
En 1886 l'Etat revendique la propriété du tombeau devant le tribunal de première instance de Dijon le 10 février 1886. Mais la cour d'appel de Dijon le 9 août 1886, reconnaît la propriété du tombeau au comte Armand de Vesvrotte, et lève la saisie le 3 mars 1887. Acquis finalement en 1889, par l'intermédiaire de l'expert Charles Mannheim, il demeure aujourd'hui au Louvre. Le tombeau de Phiplippe Pot est exposé dans la chapelle du château de Chateauneuf-en-Auxois
Il discendente di Haenricus Potus von Walpotus , Philip ,antenato des Avril de Montemorency de Pot e' sepolto nell'Abbazia di Citeaux.
L'histoire de la Maçonnerie en France
Période
15éme siècle
Philippe Pot,de Walpot ou Rochepot,descendant de Haenricus Pot ou Walpot, Premier Gran Master Teutonic Order
Homme politique bourguignon d'abord au service de Philippe le Bon, puis de Charles le Téméraire, Philippe Pot fut ensuite appelé à la cour de France par Louis XI, qui le nomma grand sénéchal de Bourgogne.
Au service de la Bourgogne
Philippe Pot, seigneur de La Roche (plus tard La Rochepot), fut élevé à la cour du duc de Bourgogne. Il fut le filleul et le favori de Philippe le Bon, qui lui conféra la Toison d'or. Nommé premier chambellan du duc, il fut chargé de gouverner la Flandre française. Il remplit avec succès plusieurs missions diplomatiques, négociant en particulier les trois mariages successifs du comte de Charolais (qui allait devenir Charles le Téméraire); le troisième mariage, en 1468, avec Marguerite d'York, sœur d'Édouard IV, scella le rapprochement de la Bourgogne et de l'Angleterre. Après la mort de Philippe le Bon, il conserva ses charges et la faveur du nouveau duc, Charles le Téméraire. Quand ce dernier mourut, en 1477, la fille du duc, Marie de Bourgogne, montra une grande méfiance envers Philippe Pot et lui retira ses charges, peut-être parce qu'il était déjà en relation avec le roi de France.
Au service du royaume
Louis XI, avide d'hommes de talent, appela Philippe Pot à ses côtés et le combla de faveurs, le nommant premier conseiller et chambellan, lui décernant l'ordre de Saint-Michel. Pot facilita l'intégration du duché de Bourgogne au royaume de France et fut nommé en 1477 grand sénéchal de Bourgogne. Il devint aussi gouverneur du dauphin (le futur Charles VIII). En 1484, il occupa le siège de député de la noblesse de Bourgogne aux états généraux de Tours, réunis à la suite de la mort de Louis XI. Il se fit remarquer par son éloquence, son indépendance d'opinion, sa hardiesse de langage, et fut surnommé "Bouche de Cicéron". Pierre de Beaujeu et sa femme Anne, fille de Louis XI, avaient été désignés par le roi mourant pour assumer la régence; dans un discours célèbre, Philippe Pot affirma qu'il appartenait aux états généraux de nommer les membres du Conseil de régence, mais il ne fut pas suivi par les députés, qui laissèrent le champ libre aux Beaujeu. Malgré ses positions, il ne subit aucune disgrâce. Charles VIII le nomma gouverneur de Bourgogne et le chargea de l'éducation de son fils Charles Orlando Philippe Pot s'était fait élever de son vivant un magnifique mausolée, dans l'abbatiale de Cîteaux; ce monument, aujourd'hui au Louvre, est un des plus beaux exemples de la sculpture réaliste de la seconde moitié du XVe siècle.
Citation
"N'avez-vous pas lu souvent que l'État est la chose du peuple? C'est lui qui l'a confié aux rois."
Philippe Pot, un maçon en France aux états généraux de 1484
1428 - 1494
Tombeau de Philippe Pot.
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